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FUORI delle RIGHE

battesimo

Uno squarcio - Mc 1,7-11

Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Giovanni proclamava: «Viene dopo di me colui che è più forte di me: io non sono degno di chinarmi per slegare i lacci dei suoi sandali. Io vi ho battezzato con acqua, ma egli vi battezzerà in Spirito Santo».
Ed ecco, in quei giorni, Gesù venne da Nàzaret di Galilea e fu battezzato nel Giordano da Giovanni. E, subito, uscendo dall’acqua, vide squarciarsi i cieli e lo Spirito discendere verso di lui come una colomba. E venne una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento».


vide squarciarsi i cieli

Se tu squarciassi i cieli e scendessi! (Is. 63,19). Questo è il grido di un popolo ormai sfiduciato, che sperimenta la lontananza di Dio dalla sua storia, un popolo che ha perso ogni prospettiva ed ogni speranza, che guarda verso il cielo e lo trova chiuso. Gesù uscendo dall'acqua vide lo squarciarsi dei cieli.

Non è una semplice apertura, un pertugio, una fessura come quelle che, tra le nuvole, fanno trasparire un raggio di luce. Uno squarcio è una lacerazione non senza dolore, non senza passione, proprio come la squarcio del cuore di Cristo sulla croce.

Quello squarcio è una prova di amore ... i cieli pieni dell'amore di Dio per l'uomo non sono più capaci di contenerlo e si squarciano.


e lo Spirito discendere verso di lui come una colomba.

«Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento»

Lo Spirito di Dio scende dal cielo squarciato come una colomba per andare incontro all'umanità di Gesù. È lo Spirito santo che si fa portavoce dell'amore di Dio per l'uomo, è lo Spirito santo che permette all'uomo di riconoscere la profondità dell'amore di Dio per lui: E che voi siete figli ne è prova il fatto che Dio ha mandato nei nostri cuori lo Spirito del suo Figlio che grida: Abbà, Padre! (Gal 4,6).

Nelle acque del Giordano Gesù si è fatto carico della storia degli uomini con le loro pesantezze ed i loro peccati. Nel Figlio suo Gesù, Dio ama ogni uomo ed in ogni uomo pone il suo compiacimento.


Le strade sono ormai aperte, ogni fatica è stata fatta. Gli uomini dalle difficoltà della loro storia, dalla fatica del vivere quotidiano, dal peccato che degenera per generare sofferenza, possono guardare al cielo e scoprire che non è più chiuso. Ogni speranza è possibile.

Lo squarcio del cielo ci permette di andare oltre le visuali ristrette della quotidianità, dei desideri spiccioli, delle false esigenze di mantenimento di un benessere acquisito. L'orizzonte che si è aperto è quello di un nuovo cielo e di una nuova terra. Nel Cristo Gesù, nel dono dello Spirito si è realizzata una storia nuova in cui Dio si è posto al fianco dell'uomo per mostragli verso quale oltre andare. Libero da ogni condizionamento, ricco di una speranza vera che, nell'oggi, scopre i segni del futuro che nell'oggi è già iniziato. Un uomo che, docile allo Spirito, in ogni momento della sua storia trova l'energia per gridare Abbà Padre!